IL PROGETTO PER L’ESAME DI STATO IN PSICOLOGIA

La seconda prova dell'Esame di Stato Psicologo - IL PROGETTO - si rivela spesso quella che crea più confusione negli studenti, che durante gli anni universitari non si sono mai o quasi mai confrontati con questo tipo di prova. 
Nella futura attività di Psicologo, invece, sarà necessario essere in grado di progettare un intervento, che sia di prevenzione, di promozione, di sostegno o di sviluppo a seconda del contesto di riferimento del committente e della popolazione target. E’ davvero importante formarsi in modo approfondito su cosa voglia dire stendere un progetto da psicologi, perché in futuro potremmo trovarci a doverne scrivere uno con la speranza di realizzarlo, e tale possibilità sarà direttamente proporzionale alla concretezza del progetto stesso.

La 1a fase coinciderà con l’ ideazione del progetto.

Per ideare un progetto sarà strettamente necessario:
1. Fare riferimento al committente: chi ha richiesto e finanzierà il progetto?
2. Fare riferimento ai destinatari: a favore di chi andrà il progetto?
3. Riportare l’eventuale legislazione di supporto al progetto.

Sulla base di questi due interrogativi sarà possibile costruire l’impianto del nostro progetto, e conferirgli un TITOLO che sia efficace, comunicativo e coerente con gli obiettivi dello stesso.

La 2a fase sarà dedicata a definire finalità generali ed obiettivi specifici. A che scopo abbiamo ideato e vorremmo proporre il nostro progetto? Il progetto ha finalità educative? Riabilitative? Di sostegno? Di valutazione? Di empowerment? E così via.

La 3a fase sarà dedicata a definire metodologie e attività, ossia in che modo vorremo concretamente strutturare il nostro progetto. In questa fase utilizzeremo le metodologie più adatte al contesto di riferimento e al tipo di intervento che abbiamo deciso di attuare. Se possibile, indicheremo anche il modello teorico di riferimento delle metodologie che vorremmo applicare. Ricordiamoci sempre di considerare bene quali tempistiche richiedano le metodologie proposte, perché queste incideranno direttamente sulla 5a fase della progettazione (tempi e costi).

La 4a fase riguarderà le figure da coinvolgere, citandole ad una ad una e motivando le nostre scelte.


La 5a fase riguarderà le note tecniche, come: tempi di realizzazione, stesura del budget, vincoli e potenzialità del progetto ed eventuale valutazione ex ante, in itinere, ex post.

Tenete presente che il vostro progetto verrà valutato tanto meglio quanto più sarà considerato come potenzialmente realizzabile. Ad esempio, proporre un progetto per una popolazione target troppo ampia o con costi troppo elevati ridurrà le possibilità di realizzazione concreta dello stesso. Meglio ragionare in piccolo ma mettere a segno il colpo, piuttosto che ideare un progetto di proporzioni mastodontiche e vedercelo bocciare per mancanza di concretezza.

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In bocca al lupo!


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